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L’euro potrebbe diventare digitale entro la fine del 2021

euro digitale

Prima della fine dell’anno partirĂ  la sperimentazione della Banca Centrale Europea per rendere l’euro una moneta digitale.

Entro la fine dell’anno la Banca Centrale Europea è pronta a far partire le prime sperimentazioni per trasformare l’euro in una banconota elettronica a tutti gli effetti. L’Unione Europea percorrerĂ , quindi, una strada che altre economie mondiali come Cina e Usa stanno giĂ  esplorando. Almeno in un primo momento, tuttavia, l’euro digitale sarĂ  affiancato ai vecchi contanti senza sostituirli del tutto. La moneta sarĂ  ovviamente emessa dalla BCE e sarĂ  differente dalle criptovalute che giĂ  conosciamo.

La digitalizzazione dell’euro: come funziona?

La conversione elettronica dell’euro è effettivamente ancora solo un progetto, ma la BCE ha giĂ  articolato un piano di lavoro. Ad ottobre 2020, infatti, ha pubblicato e reso consultabile sul proprio sito ufficiale il Report on a digital euro (Report sull’euro digitale).

euro digitale
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Dal report è possibile evincere tutte le caratteristiche di quella che sarĂ  la nuova moneta europea. L’euro digitale sarĂ  modellato esattamente come il contante. Non sarĂ  nemmeno necessario possedere un proprio conto corrente, come avviene invece per le app di pagamento e le carte di debito e credito.

Tutti potranno pagare tramite la nuova moneta, pur non essendo affiliati a una banca. Per usufruirne sarĂ  sufficiente un’applicazione sul proprio smartphone, oppure un portafoglio digitale.

Una blockchain, come quella giĂ  in uso per il Bitcoin, permetterĂ  di emettere l’euro, trasferirlo e conservarlo nei portafogli elettronici. La differenza con le criptovalute sarĂ  la possibilitĂ  di controllarlo in modo centralizzato. Il controllo verrĂ  affidato a un database del Governo, della banca centrale, o di alcune societĂ  di terzi.

Benefici e rischi del nuovo euro elettronico

Un vantaggio sarĂ  quello di poter implementare le dinamiche di trasmissione della politica monetaria. Tutti i soldi stanziati dalla BCE tramite le banche arriverebbero direttamente alle aziende e alle famiglie. Si avrĂ , insomma, la garanzia che queste ricchezze circolino subito nell’economia reale.

Inoltre, sarĂ  indubbiamente assicurata una piĂ¹ grande trasparenza. SarĂ  possibile, per esempio, concedere bonus “vincolati”, cioè da usare solo per specifici obiettivi. Questo significherĂ , ovviamente, anche maggior facilitĂ  di riceverli da parte dei cittadini.

Eppure, non mancano i rischi connessi all’adozione di una moneta digitale di questo tipo. Innanzitutto, il pericolo di esporre troppi dati sensibili, a dispetto di privacy e anonimato. Il Governo, ad esempio, potrebbe avere accesso a tutti i nostri movimenti finanziari e orientare verso alcuni tipi di spesa, o addirittura vietarli.

Esiste anche il pericolo che un flusso eccessivo di euro elettronico a un certo punto prosciughi i depositi della Banca centrale, che ha la funzione primaria di erogare i prestiti. A questo proposito, perĂ², la BCE sta giĂ  pensando di impostare delle regole e delle soglie da non superare, come giĂ  faceva con il contante.

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ultimo aggiornamento: 7 Marzo 2021 11:37

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